giovedì 16 aprile 2015

Uomo salvato allo Stadio di #Udine

Intervento immediato salva la vita a un tifoso


UDINE. Provvidenziali la decisione di andare a vedere a partita allo stadio e la bravura del personale della Croce rossa udinese. Un tifoso friulano di 70 anni, colto da un infarto improvviso mentre si trovava al bar della tribuna sud aveva smesso di respirare e perso conoscenza e il suo cuore non batteva più.

L’intervento immediato dei soccorritori, unito all'uso del defibrillatore, gli ha permesso di riprendersi in poco tempo. E a pochi metri di distanza, agli ingressi della tribuna sud, c'è stato chi non ha compreso la situazione di emergenza e ha protestato per il fatto che l’entrata dei tifosi è stata temporaneamente sospesa per permettere al personale sanitario di lavorare.

Quando l’uomo - che abita nella zona di Villa Vicentina - si è accasciato, i presenti hanno dato l’allarme e, dopo un minuto, sul posto era presente una squadra di giovani volontari della Croce Rossa Italiana. I ragazzi hanno immediatamente intuito di trovarsi di fronte a una persona in arresto cardiaco e hanno iniziato le manovre di rianimazione cardiopolmonare, allertando negli stessi momenti il coordinatore del servizio di sicurezza allo Stadio Friuli.

Dopo tre minuti il defibrillatore automatico esterno è stato applicato al paziente, e, individuato il tipo di necessità, ha erogato la defibrillazione adeguata. Nel frattempo è arrivata la squadra di supporto vitale avanzato, con il medico. Il paziente, intanto, aveva già ripreso polso e respiro e, caricato sull'ambulanza, è stato trasportato in codice rosso al pronto soccorso del Santa Maria della Misericordia, dove è arrivato cosciente.

Il servizio sanitario, con volontari soci della Croce Rossa, infermieri e medici, è stato affidato da Udinese calcio al comitato provinciale Cri di Udine. E allo stadio è sempre presente, quale componente del Gruppo operativo sicurezza, il dottor Giulio Trillò in rappresentanza del 118. La macchina dei soccorsi ieri ha funzionato alla perfezione, praticamente in tempo reale. Cosa che difficilmente sarebbe potuta accadere se il paziente si fosse trovato a casa.

Di cattivo umore invece, come si diceva, altri tifosi che, giunti allo stadio poco prima del fischio d’inizio, hanno dovuto attendere un po’ fuori dai tornelli per consentire al personale sanitario di portare a termine tutte le operazioni di soccorso. Non è mancato chi si è lamentato anche se gli steward avevano spiegato a tutti che si trattava di un’emergenza sanitaria e di salvare una vita umana.

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